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3 ETF azionari globali ad alto dividendo per il 2024

Fidelity Global Quality Income (FGQI)

Oltre ad avere un Medalist rating pari a Gold, questo ETF di Fidelity ha cinque stelle, che lo collocano tra i migliori prodotti della categoria in termini di rendimento corretto per il rischio e i costi. Il fondo è disegnato per replicare un indice formato da società a grande e media capitalizzazione dei Paesi sviluppati, che hanno un alto dividendo e sono di qualità. Quest’ultimo fattore è definito in base a misure quale il margine di free cash flow, il rendimento del capitale investito e la stabilità dei flussi di cassa. In sostanza, l’ETF è pensato per gli investitori che vogliono un flusso cedolare dal loro investimento azionario e allo stesso tempo desiderano avere un portafoglio globale di aziende solide.

L’analisi Morningstar mostra che il Fidelity Global Quality Income ETF tende ad avere società con una capitalizzazione più bassa rispetto alla media dei concorrenti, ma più liquide, fattore, quest’ultimo, che facilita le negoziazioni in fase di ribasso dei mercati. Il fondo ha avuto negli ultimi anni titoli più volatili, ossia con una deviazione standard dei rendimenti storicamente più alta, ma con fondamentali solidi. A livello settoriale risulta sovrappesato su tecnologici e beni di consumo ciclici (dati al 1° dicembre 2023).                                                                                                                                
iShares MSCI World Quality Dividend ESG (WQDV)

Questo ETF di iShares investe in titoli azionari quotati sui mercati globali con alti dividendi e di buona qualità in termini di solidità aziendale. Il comparto tiene in considerazione anche i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) oltre che una traiettoria di riduzione del carbonio in portafoglio. Possono essere esclusi gli emittenti che siano coinvolti in armi controverse, convenzionali e nucleari, armi da fuoco civili, tabacco, carbone termico, sabbie bituminose e classificati come violatori dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite. L'indice di riferimento esclude, inoltre, le società sulla base del loro coinvolgimento in controversie ESG molto gravi.

L’analisi Morningstar mostra che l’ETF tende a privilegiare le società sottovalutate e con cedole generose o programmi di riacquisto di azioni proprie. In base agli ultimi dati disponibili, il fondo tende a sovrappesare i titoli tecnologici e farmaceutici, in un portafoglio che ha oltre 230 titoli, ma è piuttosto concentrato nei primi dieci che pesano per più del 26%, contro il 19% della categoria degli azionari globali ad alto dividendo.                                                                                                                                                                                                                                                                                          
Vanguard FTSE All World High Dividend Yield (VHYD)

Tra gli ETF azionari globali ad alto dividendo disponibili in Europa, Vanguard FTSE All World High Dividend Yield è il più grande in termini di dimensioni patrimoniali, con oltre 4,2 miliardi di euro di masse. Il fondo replica un indice di titoli high dividend quotati sia sui mercati sviluppati sia sugli emergenti.

L’analisi Morningstar mostra che, rispetto ai concorrenti, tende ad avere aziende di dimensioni maggiori, più orientate al valore e molto liquide. A livello settoriale, l’ETF è sovra-esposto a finanziari ed energetici rispetto alla categoria, mentre è in sottopeso di tecnologici. Il portafoglio è ampio, con oltre 1.800 titoli e poco concentrato, con i primi dieci che pesano solo per il 13% (dati al 31 ottobre 2023).                                                                                                                                                                 
Come scegliere un fondo ad alto dividendo

Secondo gli analisti di Morningstar, gli investitori interessati in fondi ed ETF azionari ad alto dividendo dovrebbero orientarsi su strumenti con le seguenti caratteristiche:

- Avere in portafoglio almeno 100 titoli e un terzo o meno del patrimonio investito nelle prime dieci posizioni.

-Mantenere il turnover entro limiti ragionevoli, idealmente intorno al 40% o meno, in modo da limitare i costi di transazione.

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